Parrocchia Sant'Antonio

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CINQUANTESIMO DEL GRUPPO SCOUT
Nel corso del 2011 il Gruppo Scout Trento 11 festeggerà 50 anni di nascita.
Assieme ad un gruppo di genitori resisi disponibili per l'occasione, abbiamo costruito un sito in cui pubblicare fotografie e testimonianze dei cinquant'anni di storia del gruppo.
Potete andare a curiosare su http://50anniscouttn11.wordpress.com


IL MOVIMENTO SCOUT E L’AGESCI

Lo scoutismo nasce nel 1907 da un intuizione di Lord Robert Baden Powell, generale inglese a riposo, nell’intento di far nascere una proposta di uovo tipo per i giovani ed i ragazzi.
Il movimento, dopo la sua nascita, si diffonde velocemente in tutto il mondo.
In Italia il movimento scout si fonde da subito con la sensibilità cattolica: è così che nasce l’ASCI, Associazione Scout Cattolici Italiani. È poi nel 1974 che nasce l’AGESCI, Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani, dalla fusione delle due associazioni ASCI e AGI, rispettivamente associazione scout maschile e femminile, nella quale siamo inseriti come gruppo scout.

Link utili: www.agesci.org


 
 
STORIA DEL GRUPPO

Il gruppo nasce a Trento su iniziativa di Renzo Dori (dal Trento 3 Arcivescovile) nell’autunno 1961 presso la Parrocchia di Sant’Antonio, sorta da pochi anni nel nuovo quartiere del Bolgher. Con l’appoggio del cappellano don Giovanni Conci , Renzo, allora sedicenne, inizia questa bella grande avventura fondando il reparto esploratori ASCI Trento 11, con due squadriglie maschili: gli Scoiattoli ed i Castori. La prima sede è nello scantinato della canonica, vicino al locale caldaia. Le prime attività erano svolte in sede e negli spazi esterni dell’oratorio, ma in primavera ed a fine estate venivano fatte uscite di osservazione sui monti circostanti la città: Marzola, Chegul, Dosso di San Rocco…

È Gianni Cadonna che fa presente la necessità di un branco di lupetti che alimenti il reparto con nuovi iscritti e, nella primavera del 1965, fonda il branco lupetti ASCI Trento 11 “Fiore Rosso”. A lui succede Giuseppe “Bepi” Dalrì; don Silvano Candotti è l’assistente per i lupetti. Nel 1968 rientra Gianni Cadonna che, con vari aiuti, sarà Akela fino al 1979.



Nell’autunno 1974 si trova in parrocchia don Giorgio Serafini, che con il suo entusiasmo e il suo stile non convenzionale riesce a catalizzare l’attenzione e l’impegno di esploratori e lupetti ma anche dei giovani dei gruppi parrocchiali. I lui ricordiamo la grande fiducia che riusciva a dare ai ragazzi responsabilizzandoli, le gite avventurose in montagna e la messa celebrata nella grande cattedrale della natura con “volta celeste”. Lorenzo Martinelli diventa capo reparto e, nell’estate 1975, lupetti ed esploratori finalmente di nuovo al campo estivo, nello scenario bellissimo della Val d’Algone.

Nel 1976 la parrocchia prende in affitto nei pressi di Passo Daone una baita; sono molti gli scout che durante l’estate collaborano assieme ai giovani della parrocchia nei lavori di sistemazione della “casina Sant’Antonio”. Lì nella stessa estate verrà fatto il campo estivo sia del Branco, sia del Reparto e del cerchio delle coccinelle; e negli anni successivi ci sarebbero state anche le guide; i due reparti avevano infatti iniziato a collaborare svolgendo attività come reparti paralleli.



Nel 1977 dai reparti esploratori e guide si forma il primo noviziato del Trento 11; Dino Pedrotti è il maestro dei novizi, don Giorgio l’Assistente Ecclesiastico. Iniziano esperienze molto forti: la route nelle Maddalene e il servizio a Lourdes come barellieri nel 1978, l’esperienza in un eremo a Spello nella comunità dei piccoli fratelli nel 1979. Iniziano intanto le prime attività di servizio. Nell’autunno dello stesso anno nasce il Clan Trento 11 “Verdi Sentieri” che nella route estiva del 1980 gestirà per una settimana il rifugio Taramelli in Val di Fassa.



La storia del gruppo continua fino ai nostri giorni con alterne vicende, e si identifica con quella comune a molti altri gruppi: conosce i momenti di gioia, di entusiasmo, di attività riuscite e di belle e profonde esperienze vissute; ma attraversa anche i momenti di stanca, di errori e vive la difficoltà nel trovare i capi per formare le staff.



Sono davvero tante le persone che vorremmo ricordare per il loro servizio prestato nella comunità capi del Trento 11, ma vorremmo ringraziare anche tutti i genitori che hanno avuto la fiducia ed il coraggio di affidarci i loro figli, e non potremo mai dimenticare tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e l ragazze che hanno giocato e condiviso con noi il cammino nella grande avventura dello scoutismo. Per ognuno di loro c’è un ricordo nel cuore: alcuni, quelli dei tempi “meno recenti”, hanno già passato il testimone ai loro figli.

Anche oggi l’avventura continua…


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